SPRING
2021
La via dei cavalieri e dei pellegrini a Palermo
Il filo rosso è quello del pellegrinaggio e dell’accoglienza, promossa nel Medioevo dagli Ordini cavallereschi, attraverso un percorso che ripercorre i luoghi legati a importanti protettori/simboli della città, come Rosalia Sinibaldi e Santa Cristina.
La scoperta di una Palermo antica e affascinante, crocevia di viaggiatori e viandanti in cammino verso i luoghi santi. All’inizio verrà offerto il biscotto del pellegrino e verranno anche distribuiti i passaporti di viaggio.
La Via dei Pellegrini è un antico tratto della "Via francigena" che passando dalla città di Palermo si collegava alla città di Messina attraverso le Montagne per poi raggiungere Gerusalemme.
In fondo a questa via, in un'area oggi denominata "cortile dei pellegrini", si trova il piccolo gioiello normanno dedicato a Santa Cristina che fu patrona della città di Palermo prima del culto barocco di Santa Rosalia.
La chiesa fu fondata da Gualtiero Offamilio arcivescovo di Palermo nel 1174 proprio nel luogo dove, secondo le fonti, una nave proveniente da Sepino, risalendo il fiume Papireto, vi trasportò e depositò le reliquie della santa. L'edificio normanno ha una pianta quadrata e presenta quattro grandi pilastri che sembrerebbero appartenere ad un originario impianto a forma di torre adattato successivamente a chiesa.
Seconda Tappa è la Chiesa di S. Cataldo, luogo deputato alle investiture dei cavalieri medievali, diventato nei secoli una gancia del Santo Sepolcro.
La Chiesa di San Cataldo nasce come Cappella privata del complesso palaziale appartenuto all'Ammiraglio Majone da Bari, che fu Gran cancelliere del re normanno Guglielmo I fra il 1154 e il 1160.
Nel 1182 il re Guglielmo II donò il complesso alla comunità Benedettina di Monreale: da allora i monaci lo utilizzarono come "gancia", ovvero un luogo per la cura degli infermi e dei pellegrini, e lo custodirono per oltre sei secoli, sino al 1787. Nel 1882, venne interamente restaurata dall'architetto Giuseppe Patricolo e, dal 1937, è sede dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. L'itinerario si conclude con la Terza Tappa, l'Oratorio di S. Caterina d’Alessandria all’Olivella, un oratorio abbellito dagli stucchi di Procopio Serpotta, che dal 1946 è destinato ad essere sede della Luogotenenza Italia-Sicilia dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e quindi deputato ad accogliere ancora oggi attività profuse verso la Terra Santa.
L'Oratorio dei Cavalieri di Santa Caterina d'Alessandria fu costruito a partire dalla fine del 1500 dopo che la Confraternita di Santa Caterina aveva ottenuto di costruire un Oratorio nel quartiere dell'Olivella.
Qui, si dice che intorno al 1130 sorgesse la casa natale dei Sinibaldi, la famiglia di Santa Rosalia.
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